SANTUARIO MADONNA DELLE GRAZIE DI FOLGARIA

 

La costruzione di una primitiva chiesetta è dovuta al monaco fra Pietro Dal Dosso da Folgaria, il quale ricevette dalla Madonna, durante un’estasi (gennaio del 1588), l’ordine di recarsi al paese nativo, e di costruire una cappella in suo onore, nel prato che egli possedeva a Ecken. Pietro, giovane educato alla virtù dai pii genitori, era entrato come frate converso negli Eremitani di San Gerolimo di Vicenza, nel Convento di Bassano e poi di Treviso. Visse una vita modesta ed esemplare, che lo rese amato da tutti. Nutriva soprattutto una grande devozione verso la Madonna, che diffondeva tra quanti conosceva. Per questo, nel 1588, ottenuto il permesso dai superiori, ritornò al paese nativo, ed incitò i suoi concittadini ad innalzare una cappella in onore della Madonna, senza però rivelare loro la visione avuta e l’ordine ricevuto; rivelerà il suo segreto solo in punto di morte, il 27 aprile 1634. Egli stesso indicò il luogo e procurò i primi aiuti per la costruzione che, in breve tempo, venne terminata; nel medesimo anno ottenne l’autorizzazione di usarla per le sacre funzioni. Portò egli stesso, a spalla, una Statua di Maria che, in un inventario del 1626, è detta “di terra bassanese”, ancora oggi venerata nel sacro edificio. Molti sono i prodigi di cui si narra, avvenuti durante la costruzione. La statua trasferita nella chiesa parrocchiale di Folgaria, per ben tre volte sarebbe stata ritrovata nella cappella collocata sul monte. Lo stesso Pietro Dal Dosso, feritosi durante la costruzione, per essersi staccato un dito della mano, sotto un masso che gli era precipitato addosso, sarebbe guarito in poche ore. Un bambino, morso da un serpente velenoso, viene miracolosamente salvato. Dopo una terribile tormenta, la neve caduta sul luogo assume la forma di rose e di gigli, intagliati nel ghiaccio, e di stelle luminose, mentre il vento reca musiche melodiose. Già nel 1637 la cappella venne ampliata, e nel 1662 fu costruito il bel campanile. Un ulteriore ampliamento si ebbe nel 1700, per iniziativa della Comunità di Folgaria, e nuovi ritocchi nel 1885. Dopo la guerra del 1914-1918 fu necessario un radicale e totale restauro, a causa delle molte rovine subite in queste terre di confine. L’8 settembre del 1951 vengono incaricati della custodia del Santuario i Padri Cappuccini di santa Caterina a Rovereto che rimarranno fino al 1974, e viene benedetta la prima pietra dell’Ospizio che, per la generosità della popolazione, è costruito in brevissimo tempo, tanto da poter essere inaugurato già l’8 settembre del 1952. Durante l’anno mariano, il 1° agosto 1954, la Statua della Madonna con il Bambino è incoronata dal Cardinale Angelo Giuseppe Roncalli, Patriarca di Venezia e futuro Papa Giovanni XXIII. Quindi con Bolla Papale, datata il 7 gennaio 1955, Pio XII proclama la Madonna delle grazie di Folgaria, Patrona insigne e principale di tutti gli Sciatori d’Italia.

È bello rileggere le parole stesse del Papa Pio XII:

Nel desiderio ardente che tutta la vita cristiana come tutte le manifestazioni artistiche siano informate dai principi della fede e della pietà, e che nella penosa e critica situazione odierna si propaghi con maggiore intensità il culto verso la Madre di Dio, Noi abbiamo pensato di accogliere benevolmente tale supplica… Noi assegniamo e dichiariamo la Beata Vergine Maria, sotto il titolo di «Madonna delle Grazie di Folgaria», Patrona insigne e principale di tutti gli Sciatori d’Italia, con tutti gli onori e i privilegi che spettano per diritto ai Patroni principali”.

A testimonianza dell’amore per il Santuario di Folgaria, uno dei più mistici luoghi di preghiera e di devozione delle nostre montagne, il Comune di Milano nel 1963 ha offerto una copia della statua della Madonnina del Duomo, che è stata posta all’esterno su di una colonna antica, offerta, a sua volta, dal Comune di Roma. E’ ancora oggi meta di pellegrinaggi e portatrice di Grazie, come testimoniato dai numerosi ex voto conservati nella chiesetta.

 

 

FESTA E PROCESSIONE 8 SETTEMBRE